Il 25 ottobre, durante la seconda giornata del Congresso Onconauti, si è tenuta l’inaugurazione ufficiale del Centro Terapie Integrate Oncologiche e Reinserimento Lavorativo “Umberto Gualandi”, in via della Ferriera a Bologna, nel quartiere Santa Viola.
Un momento fortemente simbolico e partecipato, che ha riunito istituzioni, operatori sanitari, volontari e cittadini attorno a un obiettivo comune: offrire alle persone che hanno affrontato una malattia oncologica un luogo accogliente dove ritrovare equilibrio, fiducia e nuove prospettive di vita.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Matteo Lepore, il direttore scientifico di Onconauti Stefano Giordani, il direttore del Dipartimento di Oncologia dell’Ausl di Bologna Antonio Maestri e rappresentanti della Fondazione Carisbo, che ha reso possibile l’acquisizione e l’allestimento degli spazi.
L’apertura del centro, sostenuta anche da Integra, rappresenta un passo concreto verso un modello di sanità più umano, fondato sulla collaborazione tra istituzioni, associazioni e imprese del territorio.
Dalla diagnosi alla rinascita
Il nuovo centro è il primo in Italia dedicato interamente alla riabilitazione oncologica e al reinserimento lavorativo, con un approccio integrato che affianca alle cure tradizionali pratiche basate su solide evidenze scientifiche: yoga, agopuntura, attività fisica adattata, supporto psicologico e alimentazione consapevole.
“Non possiamo limitarci a prescrivere buoni stili di vita – ha spiegato Stefano Giordani – ma dobbiamo accompagnare le persone nella pratica quotidiana. Le terapie integrate funzionano quando diventano parte della vita di tutti i giorni”.
Nel suo intervento, il sindaco Matteo Lepore ha sottolineato come il Centro rappresenti “un modello di sanità territoriale che unisce innovazione, solidarietà e prossimità. Bologna è orgogliosa di ospitare un progetto che unisce competenze mediche, impegno civico e partecipazione comunitaria”.
Questo spazio nasce così come luogo di incontro e di continuità, dove il percorso di cura si trasforma in cammino di rinascita, restituendo alle persone la possibilità di tornare alla propria vita, al proprio lavoro e alla propria quotidianità con maggiore serenità e consapevolezza.
La forza della rete: insieme per una salute che genera valorea
“Ogni anno a Bologna si registrano circa 6.500 nuove diagnosi oncologiche – ha spiegato Giordani – e il reinserimento lavorativo è una tappa fondamentale del percorso di cura, soprattutto per i più giovani.”
Un concetto ribadito anche da Antonio Maestri, direttore del Dipartimento di Oncologia dell’Ausl di Bologna, che ha ricordato come Onconauti supporti l’azienda sanitaria “non solo nella riabilitazione, ma anche nella fase di trattamento”, attraverso progetti innovativi come la pet therapy al Bellaria, la prima in Emilia-Romagna in ambito oncologico.
Essere presenti all’inaugurazione del Centro “Umberto Gualandi” è stato per Integra un momento di grande significato. Sostenere progetti come questo significa credere in un’idea di salute che mette al centro la persona, la comunità e la possibilità concreta di tornare a vivere pienamente.
Nel linguaggio di Integra, fatto di soluzioni digitali e processi condivisi, c’è anche questo: un impegno verso un’economia che genera impatto sociale, dove tecnologia e umanità camminano insieme.
Il viaggio degli Onconauti ci ricorda che guarire è molto più che curarsi: è ritrovare un equilibrio tra corpo, mente e relazioni. E per farlo serve una comunità intera.