Uno spazio per conoscere le persone, le professioni e i valori di Integra. Con questo obiettivo nasce la rubrica Integra Voices, in cui il team dell’azienda è protagonista attraverso il racconto di curiosità ed esperienze. Oggi ascoltiamo la storia di Miriam Zara, Consulente applicativo Senior di Integra.
Qual è il tuo ruolo all’interno dell’azienda? Con un background in economia aziendale e una lunga esperienza nella consulenza ERP, in particolare con soluzioni Zucchetti, in Integra mi occupo di coordinare progetti complessi, accompagnando i clienti nell’adozione di strumenti digitali. Il mio approccio è orientato ai risultati e, soprattutto, alle persone.
La consulenza ERP
Cosa significa, per te, fare consulenza nel mondo ERP, al di là della semplice assistenza tecnica? Significa accompagnare le aziende in un percorso di crescita digitale, ma anche organizzativa. Vuol dire costruire relazioni di fiducia, in cui il consulente è un punto di riferimento e non un semplice “risolutore di problemi”.
In Integra si dice spesso che il software, da solo, non basta: quale capacità personale consideri fondamentale per fornire una consulenza efficace? L’ascolto attivo. Capire davvero cosa c’è dietro una richiesta e leggere tra le righe le esigenze non dette: questa, spesso, è la chiave per offrire soluzioni che non siano solo funzionali, ma realmente utili.
Nella tua esperienza, qual è la qualità personale più importante per un consulente che lavora in Integra?L’empatia è sicuramente fondamentale, ma la affiancherei all’umiltà. Un buon consulente deve sapersi mettere in ascolto, con la consapevolezza che il cliente conosce bene la propria realtà aziendale. Il nostro compito è avvicinarci con curiosità e rispetto, cercando di comprendere a fondo il contesto prima di proporre soluzioni. Solo così si crea un dialogo costruttivo e si costruisce un rapporto di fiducia.
Immagina di poter dare un consiglio prezioso a chi si occupa di ERP: quale sarebbe il tuo suggerimento, frutto della tua esperienza sul campo? Il mio consiglio è di non fermarsi mai in superficie. Ogni cliente ha esigenze diverse e per proporre soluzioni davvero efficaci è fondamentale conoscere a fondo lo strumento. La curiosità e lo studio continuo sono alleati indispensabili: solo approfondendo funzionalità, logiche e casi d’uso si può adattare il sistema ai contesti reali, andando oltre le configurazioni standard.
Se dovessi dare un consiglio a un’azienda che vuole ottenere il massimo dal suo software ERP, cosa suggeriresti? Suggerirei di coinvolgere fin da subito le figure chiave e di investire nella formazione del personale. Il successo di un ERP non dipende solo dallo strumento, ma da quanto le persone sono messe in condizione di usarlo in modo consapevole. Un buon consulente può guidare il processo, ma servono una visione condivisa e il coraggio di dedicare tempo alla fase di analisi e affiancamento. È un investimento che ripaga in efficienza, controllo e autonomia operativa.
Rapporto con il cliente
Ogni cliente porta con sé una sfida unica: raccontaci una situazione in cui hai trasformato una criticità in un’opportunità grazie alla consulenza personalizzata.
Recentemente ho partecipato a un confronto con un cliente in una situazione apparentemente critica. Dopo un’analisi approfondita dei dati e dei processi, è emerso che molte delle difficoltà riscontrate non derivavano dal sistema, ma da modalità operative non sempre coerenti con quanto condiviso in fase progettuale. Questo ci ha permesso di riportare l’attenzione sull’organizzazione interna e di proporre un nuovo affiancamento consulenziale, trasformando un momento delicato in una vera opportunità di crescita.
L’assistenza di Integra non è solo supporto, ma prevenzione: ci racconti un esempio concreto in cui hai anticipato la necessità di un cliente, facendo davvero la differenza? Durante una verifica ordinaria, ho notato delle anomalie nelle impostazioni dei cespiti di un cliente che, se non corrette, avrebbero compromesso la corretta generazione degli ammortamenti. Ho segnalato tempestivamente la situazione e affiancato il cliente nella revisione dei parametri, sanando l’intera base dati. Questo intervento ha permesso di evitare errori contabili e ritardi operativi, garantendo una gestione puntuale e conforme del processo.
Qual è stato il miglior feedback ricevuto da un cliente che hai seguito personalmente, e cosa hai imparato da quella esperienza? Una volta, un cliente mi ha detto: “Con te ho avuto la sensazione di non essere mai solo”. Mi ha colpito molto perché mi ha fatto riflettere su quanto sia importante non solo rispondere, ma esserci con continuità, presenza e affidabilità.
Qual è, secondo te, il segreto per anticipare le esigenze di un cliente e supportarlo in modo proattivo?
Curiosità e attenzione ai dettagli. Spesso i segnali di un’esigenza futura sono già presenti nel quotidiano: basta saperli leggere e fare le domande giuste al momento giusto.
Integra punta molto sulla relazione umana: in che modo la tua sensibilità personale aiuta a migliorare il rapporto con il cliente?
Cerco sempre di mettermi nei panni dell’interlocutore, soprattutto nei momenti più complessi. Penso che la disponibilità a spiegare con chiarezza, anche quando i temi sono tecnici, e il rispetto dei tempi e dei modi del cliente, facciano la differenza.
Ambiente di lavoro
Qual è stato, per te, il momento più significativo vissuto finora in Integra?
Uno dei momenti più memorabili è stato il go-live di un progetto molto articolato, in cui eravamo riusciti a portare a termine un’importante migrazione dati e a integrare diversi sistemi verticali. Vedere il cliente operativo e soddisfatto fin dal primo giorno è stata una grande vittoria per tutto il team.
Se potessi lasciare un messaggio ai tuoi colleghi, quale sarebbe?
In un contesto complesso come quello della consulenza ERP, ogni contributo fa la differenza. L’augurio è che ciascuno di noi continui a mettere a disposizione le proprie competenze in modo sinergico, perché i risultati migliori si ottengono solo quando si lavora davvero come squadra.