Guidare un’azienda è già difficile in tempi normali, figuriamoci durante una pandemia mondiale.
Ma allora, come possiamo farlo al meglio? Quali strumenti possiamo usare per supportare le decisioni critiche da prendere?
I dati sono in aumento
Con la crescita della digitalizzazione in azienda, è cresciuta enormemente la mole di dati che le aziende producono. Le fonti da cui derivano sono molteplici: alcune interne e “tradizionali” come dati di vendita forniti dagli ERP o numero di ticket aperti sul CRM, atre sono esterne e più social, come i like presenti ad un post particolare o il numero di visualizzazioni di un contenuto.
Come raccogliere tutti i dati?
La prima sfida per le aziende è raccogliere tutta questa mole di informazioni e raggrupparle in insiemi analizzabili. Solitamente, per indicare i dati raccolti, si utilizzano il termine data lake e data warehouse.
Data lake indica l’insieme di tutti i dati raccolti, ancora allo stato grezzo e senza averne determinato la finalità di utilizzo. È caratterizzato da un’elevata accessibilità e facilità di aggiornamento.
Data warehouse indica invece il risultato di una prima elaborazione dei dati, come ad esempio un insieme di dati derivanti da fonti diverse, ma all’interno del perimetro aziendale (ad esempio Crm, Erp o HR) e quindi con aggiornamenti disponibili a cadenza fissa (da giornaliero ad annuale).
Il Data scientist
Raccolti i dati, è necessario verificare la qualità e l’usabilità per estrarne informazioni utili, solitamente dette insights.
È grazie a questa attività che sta emergendo una nuova professione: il data scientist. Questa figura si occupa dello sviluppo di modelli e strategie sulla base dei dati di cui dispone, con lo scopo di ottenere informazioni utili al business aziendale.
Per facilitare il lavoro del data scientist è necessario che tutto il personale aziendale riconosca l’importanza delle informazioni che maneggia quotidianamente nel proprio lavoro.
Ogni piccolo mattoncino di informazione che viene giornalmente inserito nei sistemi informativi dagli utenti, determina il potenziale successo di una strategia che si basa sull’indirizzare le decisioni del management, sulla base di insights di qualità.
Questo approccio strategico viene anche chiamato cultura del dato, in un contesto più ampio di data driven economy, cioè di un’intera economia basata sui dati.
L’obiettivo fondamentale della raccolta, analisi e distribuzione dei dati è prendere decisioni migliori.
Infobusiness
Tutte queste informazioni vengono elaborate e soprattutto visualizzate da software di Business Intelligence, come ad esempio, Zucchetti Infobusiness.
Infobusiness permette di visualizzare i dati aziendali raccolti in un datawarehouse collegato automaticamente ai principali applicativi interni, in modo da evidenziare gli indicatori di successo o fallimento delle iniziative intraprese. È lo specchio delle decisioni prese dal management.
Permette di guidare la propria azienda, non alla cieca, ma sulla base di informazioni affidabili e di grande utilità.
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